Andrea Vizzini (1949), siciliano. Studioso di varie tecniche artistiche dalla fotografia alla computer art, è stato tra gli iniziatori del movimento che, tra gli anni sessanta e settanta, si è orientato verso un ritorno alla Pittura, contemporaneamente alle correnti concettuali. Il motivo dominante delle sue opere diviene via via sempre più la coniugazione del figurativo con l’informale che gradualmente lo porteranno ad assumere, nella pittura e nella scultura, un atteggiamento sempre più intimista e minimale. Dopo l’utilizzo di acrilici e collage, ha sperimentato diversi materiali, tra i quali la terra, il ferro, la luce, che gli hanno consentito effetti di profondità spaziale e un uso dell’architettura molto personale. Ha esposto in gallerie di tutto il mondo, tra cui Rotterdam, New York, Roma, Francoforte, Venezia, Parigi, Anversa, Ginevra, Monaco, Los Angeles, Tokyo, Milano, Londra. Nel 2008 espone all’Istituto Italiano di Londra, nel 2012 al Museo d’Arte Contemporanea di Pechino che acquisirà una sua opera, nel 2013 al Padiglione Tibet in un evento parallelo alla 54° Biennale di Venezia.