Edoardo Tani (1880-1948), romano. Si trasferì da Tivoli a Roma per frequentare l’Accademia di Belle Arti, fu allievo di Erulo Eroli, che era presidente della Associazione degli Acquarellisti romani, da cui apprese l’arte di tingere le lane, dedicandosi anche alla tessitura e al restauro dell’arazzo. Viaggiò in Spagna, Francia, Inghilterra, sublimando quanto visto e appreso in un linguaggio pittorico che si rifà alla teoria impressionistica delle “ombre colorate”, all’esperienza della pittura en plein air, all’effetto “trasparenza” che attraversa in profondità i piani, alla fedeltà alla natura. Maestro nella tecnica dell’acquerello, nel quale accostava piccole pennellate tondeggianti, variando appena i colori, come se in qualche modo volesse suggerire la tessitura di un arazzo. Fu poi ispettore alle antichità e direttore di Villa Gregoriana a Tivoli, città che gli ha dedicato una via e in cui si sono tenute le mostre più importanti della sua carriera.

L’opera è completa di cornice.