Island Guizzo (1915-1987), veneto. Fu internato in un campo di concentramento, esperienza che influenzerà la sua prima produzione pittorica. Riprese la sua attività artistica dopo la liberazione, trasferendosi nel 1952 a Roma. Fu uno dei protagonisti dei movimenti culturali di via Margutta e del Babuino. Ritrattista di personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, protagonista di numerose esposizioni e cinegiornali, vinse vari premi, tra cui il Marc’Aurelio, massimo riconoscimento della città Eterna. La sua produzione artistica è oggi conservata in collezioni private sparse in tutta Italia, ma anche in Canada e Stati Uniti, oltre che al Museo di Roma a palazzo Braschi. Dipinse anche alcuni luoghi pubblici, tra i quali gli altari laterali della chiesa degli Oblati a Treviso, la chiesa parrocchiale di Volpago e della frazione di Belvedere.

L’opera è completa di cornice.