Roberto Melli (1885-1958), emiliano. Pittore e scultore, è stato uno dei principali esponenti della Scuola Romana. Nato a Ferrara da una famiglia di commercianti di origine ebraica si trasferì prima a Genova poi a Roma. Al 1913-14 risalgono le sue prime mostre, le sue sculture vengono infatti esposte alla I Mostra e, l’anno seguente, alla II Mostra della Secessione Romana. Prese poi parte attivamente alle manifestazioni del futurismo, sebbene agendo in maniera autonoma e individualista. Firmò il Manifesto del Primordialismo Plastico, ma dopo la mostra personale del 1936 la sua attività espositiva fu interrotta dalle leggi razziali che gli tolsero il diritto di partecipare a pubbliche esposizioni e a insegnare. Riprese il lavoro dopo la guerra e, dal ’45, iniziò anche ad insegnare pittura all’Accademia di belle arti di Roma e ritornò a esporre in alcune mostre collettive e personali. Nel 1950 fu invitato alla Biennale di Venezia, che gli dedicò una personale. Morì nel gennaio ’58 e nello stesso anno la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma gli dedicò una retrospettiva.

L’opera è completa di cornice.